Quando ho visitato la zona archeologica di Saint-Martin-de-Corléans ad Aosta, avendo visto parecchie volte cartografie della zona per via di un progetto diventato un cantiere infinito trascinatosi per troppo tempo, sono rimasto stupefatto, pensando a come dal passato remoto arrivi un'eco lontana - che diventa un puzzle da ricostruire con pazienza pezzettino dopo pezzettino - della civiltà dei primi abitatori della Valle d'Aosta.
L'archeologa Stella Bertarione, che ha la capacità rara di rendere fruibile la scienza, così scrive sul sito regionale: «Ancestrali echi di lontane leggende riecheggiano in questo nome, collegato alla mitica Cordela, "capitale perduta" del popolo dei Salassi, popolo di cultura celtica residente nelle nostre montagne all'arrivo di Roma. A Cordela ed al suo fondatore, ossia Cordelo, figlio di Statielo, seguace di Ercole».