Chiuso nel mio ufficio, con l'aria condizionata che mi salva dalla canicola, scruto le montagne domestiche degli aostani: l'"Emilius" e la "Becca di Nona", due giganti che soffrono di questa morsa del caldo e mi veniva da pensare che peccato sia che non possano raccontarci quante ne hanno viste. Qualche tempo fa, Marcello Bonini, un bravo geologo che spiegava la storia delle miniere di Saint-Marcel, ci raccontava proprio degli sconvolgimenti naturali epocali che in milioni di anni hanno prodotto, con spostamenti infinitesimali, che diventano sconvolgenti nel tempo, il paesaggio attuale in questa zona delle Alpi e questo avverrà ancora e probabilmente qui dove mi trovo il mare tornerà, come già c'è stato in passato.