Mi è capitato, nel corso di una serie sui "Mestieri e Professioni", di invitare in radio degli editori, mestiere nobile e antico, che deve fare i conti con la rivoluzione digitale, originata dalle trasformazioni di quella che potremmo definire, come da intuizione del sociologo Marshall McLuhan, la "galassia Gutenberg", dal nome del tipografo tedesco quattrocentesco che inventò la stampa a caratteri mobili.
La data per la loro presenza non era per nulla casuale in vista del "Salone del Libro" di Torino, che si tiene come sempre al "Lingotto", con una manifestazione monstre che ho visitato molte volte negli anni, soffrendo talvolta del pigia pigia della folla fra gli stand, che stupisce sempre se comparata al numero non elevatissimo dei lettori di libri in Italia.