In mezzo a tante storie da raccontare, capita di trovarne anche qualcuna bizzarra, che in questo caso mi riguarda personalmente. Ricordo quando avevo una morosa di Champoluc, che aveva a sua volta una zia maestra, che un giorno, facendomi vedere il "piccolo Larousse", mi disse trionfante che c'era un fiume in India che si chiamava "Caveri" come me. Avevo trovato il descrittivo di questo "Kaveri" (si può scrivere anche così), che era più o meno il seguente: "Fleuve de l'Inde; 764 km. Né dans les Ghats occidentaux, il gagne le golfe du Bengale après avoir franchi les Ghats orientaux".
Negli anni poi mi sono divertito con la fantasia, non approfondendo affatto, la curiosa combinazione. Mi veniva da pensare - anche se ovviamente si trattava di un'elucubrazione infondata, direi salgariana - che magari ci fosse un qualche collegamento con quel cartografo di cui avevo scoperto l'esistenza ancora prima di Internet in maniera casuale.