March 2017

L'ultimo giorno

L'eroico 'Nokia communicator'"L'ultima volta" assume, come tutto, colori luminosi o colori cupi. Penso - nelle tinte piacevoli - a momenti della vita, tipo i tabelloni della Maturità che sanciscono più di altro un passaggio nella propria crescita o, restando in tema, alla tesi di Laurea con cui si lascia l'Università. Lo stesso vale quando accompagni uno dei figli per l'ultima volta alle materne e ti accorgi poi, tappa dopo tappa, di come - scuola dopo scuola, mentre cresce come un fungo la notte - si allontani piano piano dal nido e dalle tue ali protettive.
Ricordo l'ultima volta in cui ho usato il mio cinquantino ("Beta" rosso con carburatore da 20) e l'addio era compensato dalla mia "Vespa Primavera 125". Oppure passaggi tecnologici, tipo dal "Commodore" ad "Apple", dal "Nokia" all'"iPhone". Pure gli amori possono essere agrodolci: quando si vede un persona che si è amata per l'ultima volta e si sa che altrove si apre una stagione nuova della propria vita.

La saggezza dei Classici

Una rappresentazione della terza guerra punicaQuando non si capiscono le cose, bisogna rifarsi ai "Classici" come fonte d'ispirazione. Ogni tanto penso a come, ai tempi della scuola, sul greco e sul latino il leitmotiv prevalente fosse il «che palle!». Poi nel tempo, quando serve, torna in mente, come memoria sepolta chissà dove, qualche espressione calzante, imparata proprio sui banchi di scuola, rispetto alla realtà che ci circonda.
Ha scritto lo storico inglese ottocentesco Thomas Babington Macaulay: «Riesce a leggere la storia correttamente soltanto colui che, osservando con quale potenza le circostanze influenzino i sentimenti e le opinioni degli uomini, quanto spesso le virtù si trasformino in vizi e i paradossi in assiomi, impari a distinguere ciò che dell'umana natura è accidentale e transitorio da ciò che è essenziale e immutabile».

Rollandin sfiduciato

Rollandin lascia la sala della Giunta regionaleHo l'impressione che ci voglia ora, citando il verso leopardiano, "la quiete dopo la tempesta" nella politica valdostana, che in questi ultimi mesi ha vissuto di continui saliscendi e veleni. Noto in una parte di cittadini una certa incomprensione ed una tendenza a non distinguere troppo gli uni dagli altri, che potrebbe alla fine canalizzarsi malamente ed è bene tenerne conto.
Questo non significa affatto fare sconti su vicende passate, perché l'equilibrio non significa smemoratezza per capire bene chi, come, dove, quando e perché. Anzi, spero che si faccia luce su molte questioni che hanno sempre avuto in questi ultimi anni un'alea di mistero e pure di "retroscenismo" che andranno indagati senza logiche di vendetta ma in uno spirito di ripartenza e anche di conoscenza dei fatti. Premessa indispensabile per agire.

No Provincia, no Prefetto

Luigi Einaudi sul trenoCi sono cose che si incrociano. Talvolta sono divertenti, talvolta sono tristi. Divertente è il refuso dell'ultimo Consiglio dei Ministri nei suoi atti registrati nel comunicato ufficiale, laddove si elencano le leggi regionali. In passato si citavano solo quelle per cui era stato deciso il rinvio alla Corte Costituzionale per supposte ragioni di incostituzionalità, mentre da qualche tempo - chissà poi perché - il Governo ha deciso di citare anche quelle leggi che invece non sono state inviate alla Consulta. Un contenuto inspiegabile perché non può trattarsi in alcun modo di una forma di "approvazione" del Governo, essendo non previsto nessun controllo del genere - se non appunto di costituzionalità - sulla legislazione regionale ad ordinamento vigente.

Il cibo e le culture

Silvio Berlusconi e Maurizio Gasparri al 'Mc Donald's'E' stato divertente il cancan creatosi attorno alla fotografia di Silvio Berlusconi in un "Mc Donald's" all'uscita di Milano 2: l'immagine lo ritrae al tavolo mentre guarda interessato il menu con a destra un cameriere che si avvicina a porgergli una bevanda, che si è saputo essere una spremuta d'arancia. Per capire quanto sia incidente sulla nostra psicologia l'associazione con il cibo e il luogo del suo consumo, c'è chi che ha dubitato che si trattasse di un'operazione di marketing per rendere più popolare il Cavaliere, mentre personalmente penso invece che sia stato un avvenimento casuale.
Per altro è vero che questo benedetto cibo impegna una parte importante della nostra vita e ognuno ha un suo approccio. Io trovo che ci siano sul tema alcuni aspetti interessanti.

Un lutto in politica

Orfeo Cout in attesa, nel foyer del Consiglio Valle, lo scorso venerdì (foto 12vda.it)Gli eventi possono essere crudeli, come dimostra una vicenda dolorosa, che colpisce una famiglia e tocca la politica in Valle d'Aosta in una fase molto delicata. E' morto d'improvviso, infatti, Orfeo Cout, consigliere del Gruppo del Partito Democratico, stroncato da un infarto, mentre lavorava in ossequio alla sua parte contadina nella sua vigna a Montjovet, nella prima mattina di ieri. Ciò è avvenuto - e la circostanza impressiona - a poche ore dalla surroga che, a causa della sospensione per la "legge Severino" di un eletto della sua lista, gli aveva consentito di entrare in Consiglio Valle. Poi il destino beffardo ha colpito e forse, senza avere la presunzione di voler dare una chiave di lettura a certi misteri della vita e della morte, quel che è capitato vale anche per ricordare come determinate drammatizzazioni dei fatti politici, compreso il calor bianco fra protagonisti, devono essere giustamente riportati a toni nel confronto meno virulenti e più rispettosi, fatte salve la legittima diversità di opinioni e la forza delle critiche reciproche.

Ridere

La 'ridarola' di Valentina Bendicenti su 'Sky Tg24'Già oggi la mia vigilante App (accorciamento di "applicazione" nel linguaggio informatico) che si occupa di salute mi scruta. Lo fa ad esempio per contare quanti chilometri io faccia a piedi ogni giorno, mentre un altro programma controlla quanto duri il mio sonno ogni notte.
Spero che prima o poi si inventino (o magari c'è già!) un meccanismo che controlli quante volte io rida in un giorno e devo dire che la mia media giornaliera di risate (dal sorriso alla risata fragorosa) è generalmente elevata. Si sa - da un mare di studi - che il riso stimola le endorfine, sostanze chimiche prodotte dal cervello che aiutano a star meglio e riduce riduce gli ormoni dello stress nel corpo, aiutandolo a distendersi ed a rilassarsi. Inoltre aumentando il flusso sanguigno, ridere pare sia un potente alleato nella lotta contro le malattie cardiache. In più è un esercizio fisico per i muscoli facciali (come si vede dagli emoticon...), l'addome e il diaframma. Incoraggia la creatività e rende più attraenti, come si capisce fin dai primi sorrisi da neonato. Insomma, migliora e allunga la vita, sempre che non si muoia dal ridere. Ho imparato, comunque sia, ad essere vivamente sospettoso di chi non ride o smette di farlo.

Le insidie del "meno peggio"

Immagino che ognuno di noi abbia in mente delle espressioni che lo imbufaliscono. Viviamo, per altro, in un'epoca nella quale certi "tic" linguistici, determinati intercalari, modi di dire modaioli ammorbano le nostre conversazioni.
Io devo dire che trovo sempre più insopportabile, a giustificazione di qualunque cosa, l'utilizzo del rassegnato «meno peggio» ad indicare scelte e situazioni che non soddisfano, ma che debbono essere considerate come una soluzione accettabile rispetto ad altri scenari preferibili ma non raggiungibili.
Ne ha scritto nei suoi quaderni pure Antonio Gramsci, che la butta ovviamente in Politica: «Il male minore o il meno peggio (da appaiare con l'altra formula scriteriata del "tanto peggio tanto meglio"). Si potrebbe trattare in forma di apologo (ricordare il detto popolare che "peggio non è mai morto")».

Per una Scozia indipendente

Pecore nelle Highlands scozzesiSarebbe un bel passaggio per l'Unione europea se la Scozia diventasse indipendente. Certo questo risultato varrebbe di più per un'"altra Europa", perché quella attuale - mi riferisco a suoi importanti esponenti imbevuti di vecchie logiche Stato-nazionali - sul primo referendum sull'indipendenza giocarono sporco, annunciando sfracelli. Ora dovrebbero fare autocritica, perché la bandiera scozzese, dopo la "Brexit", resta una straordinaria eccezione al «no» secco all'integrazione europea registrato nel voto maggioritario nel Regno Unito.
Non sono mai stato in Scozia ed è fra le cose che mi riprometto di fare nel 2017.

Il mimetismo animale e quello umano

Una coppia di gufi che si mimetizzaFra le cose inutili che so fare c'è anche la "pesca con la fiocina", visto che da bambino - nei fondali del Mar Ligure di Imperia - ero diventato un esperto subacqueo in apnea. Ad avere l'occhio si imparava, ad esempio, a distinguere sul fondale un pesce abilissimo nel mimetizzarsi, la sogliola. Con il giusto colpo d'occhio, però, si era in grado, malgrado il colore tale e quale alla sabbia, di distinguerne la forma e con qualche colpo di pinna scendere in verticale e "zac!" catturarla. Non vorrei far inorridire nessuno, ma era - nel minuscolo - un modo per conoscere il mare.
Questa storia del mimetismo mi è sempre piaciuta. Trovo un articolo molto interessante sull'argomento - in un parallelo con il mimetismo umano - del grande etologo, morto in questi giorni e che ho avuto l'onore di conoscere, Danilo Mainardi.

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