Il binomio fra Sport e Montagna è piuttosto recente. Tolti gli sport popolari in zone montane, che spesso erano giochi veri e propri, di cui la Valle d'Aosta ha una significativa sopravvivenza, è con la scoperta della montagna ed il suo sdoganamento che tutto cambiò di prospettiva. Questo vale per l'alpinismo, imbevuto ancora di scoperta scientifica, dalla seconda metà del Settecento, che assume sempre di più una valenza sportiva con il passare del tempo. Ma vale anche per le specialità della neve, con sci alpino e sci nordico, che hanno una specie di "punto a capo" con le Olimpiadi di Chamonix del 1924 per poi diventare un fenomeno di massa e anche di costume. La neve da maledizione invernale diventa benedizione...
Le Alpi, che restano l'area test di ogni novità sportiva, ormai sono seppellite da discipline varie e non sempre è facile inseguire le mode: basti pensare - a titolo esemplificativo - l'uso che si fa oggi delle diverse biciclette possibili, che non hanno nulla a che fare con il ciclismo pionieristico.
In certi casi la Valle d'Aosta è stata antesignana, come il circuito locale con le gare di "martze a pià", da cui originano diverse discipline - che poi hanno preso la loro strada ed i loro regolamenti - come la corsa in montagna o la specialità nota sinteticamente come "trail".