Attualmente per i terremoti la Valle d'Aosta è classificata, su una scala come "livello 3", cioè "Zona con pericolosità sismica bassa, che può essere soggetta a scuotimenti modesti" rispetto ad una scala di "4" (le zone appenniniche colpite dal sisma erano "zona 1"). Per altro, quasi sempre, l'epicentro di terremoti avvertiti da noi era situato nelle zone sismiche Oltralpe o verso l'Italia a livello di rischio più elevato, come il Vallese o zone del Piemonte. Questo implica, comunque sia, vigilanza e progetti appositi in Valle per le nuove costruzioni e il mantenimento di un'efficace rete di rilevamento sul territorio, che già esiste.
Mi ha molto affascinato quanto scritto da Ornella Maglione nella pubblicazione regionale, con fondi europei, intitolata: "Tra scosse e sussulti. Storia dei terremoti in Valle d'Aosta".