La storia è stranota e spesso evocata come esempio sulla vigilanza che bisogna esercitare quando si strumentalizzano grandi ideali per bassi fini. La viscontessa Marie-Jeanne Roland de la Platière, nata Manon Philipon, chiamata spesso "Madame Roland" o "Manon Roland" (Parigi, 17 marzo 1754 – Parigi, 8 novembre 1793), fu moglie e consigliera di Jean Marie Roland, visconte de la Platière (1734-1793), Ministro dell'interno di Luigi XVI, Re ghigliottinato nel gennaio del 1793. Animatrice culturale dei salotti girondini (era nota come "La Musa dei Girondini"), dopo la caduta dei girondini, venne arrestata e condannata a morte: condotta alla ghigliottina, prima che la sua testa rotolasse, passando dinanzi alla statua della Libertà, avrebbe pronunciato la celebre frase: «Oh Liberté, que de crimes on commet en ton nom!». Poche ore dopo il marito disperato si suicidò, infilzandosi con una spada.