Immagino che a Matteo Renzi il recentissimo libro, intitolato "Così le statistiche condannano l'Italia" (Einaudi), scritto dal giornalista Antonio Galdo, non piacerà affatto, perché turba quel copione fatto di ottimismo ad ogni costo e incrina quella tournée infinita in tutta Italia, toccando ogni settore possibile della società italiana in una lunga campagna elettorale (prima o poi un passaggio elettorale gli toccherà...).
Scrive l'autore nell'Introduzione: «In Italia soffia un vento promettente di voglia di cambiamento e di modernizzazione. Incrociarlo, è la nostra occasione. Per riuscirci, però, non possiamo sentirci rassicurati e gonfiare il petto attraverso una narrazione del Paese distante dalla realtà, piegata alle leggi della propaganda politica e scollegata dall'analisi dei fatti. Mentre si interviene sul malato, mentre si prova a scrivere un'agenda di governo che comprenda un'equilibrata modernizzazione dell'Italia, è bene intendersi sulla diagnosi e sulla terapia, anche con la certezza delle statistiche. I numeri, avvertiva Platone nella sua "Repubblica", sono essenziali per i governanti perché li aiutano a ragionare, a dare un'anima al loro progetto. E la conoscenza è il primo passo verso la nostra salvezza».