November 2015

Bandiere

Le bandiere del Municipio di AostaOggi vorrei essere a Parigi per la giornata di celebrazione che il Presidente francese François Hollande ha deciso di tenere in onore della memoria delle vittime dei recenti attentati islamisti. Il momento di ricordo ufficiale avverrà nello straordinario "Hôtel national des Invalides", l'imponente complesso di edifici del classicismo barocco francese costruito nel XVII secolo a Parigi per ospitare soldati invalidi. La cupola, tutta dorata, una delle attrazioni nei tour della città, venne costruita per la cappella di Luigi XIV, e ospita oggi al suo interno la tomba di Napoleone. C'è poi il grande "Musée de l'Armée" e dunque la simbolistica riassume molto della storia e del carattere francese. Il protocollo della cerimonia rievocativa, nell'oliata macchina repubblicana, garantirà una cerimonia intensa e partecipata. Lo stesso Presidente Hollande ha chiesto ai francesi di esporre la bandiera nazionale (bleu, blanc e rouge, risalente alla Rivoluzione francese) in segno di partecipazione.

L'addio della Lavazza alla Valle d'Aosta

I sacchetti del caffè 'Lavazza' in lavorazione a VerrèsUn'altra botta micidiale al sistema industriale valdostano: lo stillicidio di chiusure vede aggiungersi lo stabilimento "Lavazza" di Verrès. Paese già colpito in questi anni dal drastico ridimensionamento della "Verrès SpA" di proprietà del "Poligrafico dello Stato" nel settore della monetazione e della fusione artistica e dalla cessazione di altre attività, come la "Rivoira", nota azienda operante nei gas industriali.
"Lavazza" arrivò nel 1989, subentrando alla "Coinca", che pochi anni prima aveva spostato in Valle la sua attività di torrefazione (faceva parte del consorzio "São Cafè") da Borgaro Torinese sulla base di una travagliata convenzione con la Regione stipulata nel 1983, che prevedeva - quando le norme europee lo consentivano - che fosse la Regione stessa a realizzare e affittare uno stabilimento chiavi in mano nuovo di trinca. Si può così dire che per un po' meno di trent'anni l'aroma del caffè, pure con qualche polemica sulle conseguenze di questo profumo, ha fatto parte delle caratteristiche del paese della bassa Valle.

Quando allestire l'albero di Natale?

Quando fare l'albero di Natale?
In assenza di un teorema che possa dimostrare l'esattezza della data o di un procedimento burocratico che ci indichi con certezza quale sia il momento giusto, resta una scelta soggettiva che ci pone di fronte a un complicato ragionamento personale, che si ampia alla sfera familiare alla ricerca difficile di un compromesso. Insomma: quando piazzare il simbolo del Natale?
Intendiamoci per evitare ambiguità: ci sarà a casa mia anche il presepe, anzi annuncio che sono già dotato del muschio appositamente raccolto in zona adatta. Ma quello è un simbolo più impegnativo che va avvicinato con circospezione quale simbolo della cristianità e dunque - "scherza con i fanti ma lascia stare i santi" - si può scherzare con l'albero ma non con la rappresentazione della Natività.
Torniamo alla data: trovo che questi giorni vadano benissimo.

Bruxelles nel cuore

La Grand Place di Bruxelles (foto Gaston Batistini)L'antieuropeismo fa dell'integrazione europea una sorta di barzelletta nel solco di quell'antipolitica che è una malattia infantile della democrazia, dando spazio a chi usa slogan rozzi e volgari nella semplice ma efficace logica della demagogia e del populismo per arraffare voti. Usare gli intestini ed il frutto della loro evacuazione è più facile che far funzionare il cervello.
Intendiamoci: mille volte ho scritto e detto che non sono difensore d'ufficio di questa Europa, perché un autonomista e federalista valdostano avrebbe voluto una costruzione diversa da quella attuale, ma le critiche e le speranze di cambiamento sono diverse da certe baggianate o semplificazioni, che non offrono scenari alternativi, ma sono solo uno sparacchiare nel mucchio senza costrutto.

A Parigi si discute del Clima

La prima giornata di 'Cop21'In queste ore - in una blindatissima Parigi, ma ciò non ha impedito a qualche deficiente di violare quel luogo simbolico, dopo gli attentati, che è la Place de la République - si apre "Cop21", la ventunesima conferenza annuale delle parti, l'organo della "Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici" ("Unfccc - United Nations framework convention on climate change") e ciò avviene in un anno, il 2015, dai record di calore. Il tema risultava assai specialistico al suo esordio nel 1995, ma poi si è affermato sempre di più in modo diffuso su almeno una parte di opinione pubblica, cosciente degli esiti disastrosi del riscaldamento globale. Se è vero infatti che il clima sulla Terra è sempre mutato per ragioni che non ci sono ancora del tutto chiare, questa volta ad incidere pesantemente ci siamo noi esseri umani con i nostri comportamenti. La conferenza nella Capitale francese ha il compito di portare avanti i negoziati - con accordi più restrittivi rispetto alle sole buone intenzioni - per cercare di contenere e ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera e contrastare così il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici.

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