June 2010

Maturità per sempre

Il liceo 'Botta' di IvreaPer la mia generazione la Maturità, per un forma suppletiva di sadismo, era all'inizio di luglio. Ricordo quell'estate di più di trent'anni fa, al Liceo classico "Carlo Botta" di Ivrea, sottoposti a quel rito di passaggio di cui tanto si diceva fino a far crescere preoccupazioni persino più del dovuto. Giuro che ancora oggi mi capita di sognare la prova orale con qualcuno che mi spiega nel sogno che hanno perso le mie carte e che mi tocca rifare l'esame, segno di una suggestione esagerata che mi è rimasta impressa nella memoria.
Studiavo dal mio amico Paolo Valente di Montalto Dora (già c'era greco scritto, ma la sfortuna ulteriore fu che a me cambiarono la materia!) e ci baloccavamo su quelle vacanze che sarebbero venute e che tutti ci ricordavano essere - ed era veramente così - "le più lunghe in assoluto", aspettando appunto l'Università.
Lo sport preferito, alla vigilia della prima prova con il tema d'italiano, era allora come oggi la "spifferata" sul contenuto dei titoli. Esisteva una sorta di "catena di Sant'Antonio" fatta di zii, cugini, di fantomatici amici degli amici, di misteriosi funzionari ministeriali spioni: tutte balle, naturalmente. Se allora era un telefono (di casa) infuocato non oso pensare cosa sia oggi all'epoca di Internet e dei telefonini...

P.S.: se qualche maturando leggesse il blog, vorrei dirgli che l'idea che l'estate della Maturità sia davvero l'estate più bella non è una balla degli adulti e che dunque si attrezzi per godersela.

Canzoni dal passato

La copertina della hit dei 'Los Marcellos Ferrial'Chissà perché i festival musicali estivi non abitano più qui. Pian pianino, partito da Saint-Vincent, il "Disco per l'Estate" - di cui il "Casino de la Vallée" non si era mai assicurato il copyright- si è estinto.
E pensare che certe canzoni sempreverdi mettono allegria ancora oggi, come eco dal passato, pieno di immagini e ricordi: da "Sei diventata nera" dei Los Marcellos Ferial a "Tema" dei Giganti, da "Se stasera sono qui" di Wilma Goicha "Luglio" di Riccardo del Turco, da "Ho scritto t'amo sulla sabbia" di Franco I e Franco IV a "Lisa dagli occhi blu" di Mario Tessutoe mi fermo qui.
Lo stesso vale per le hits del "Festivalbar", oggi defunto. Ho nelle orecchie canzoni che vanno da "Perdono" di Caterina Caselli a "Acqua azzurra, acqua chiara" di Lucio Battisti, da "E tu..." di Claudio Baglioni a "Olympic Games" di Miguel Bosé, da "Bollicine" di Vasco Rossi a "L'estate sta finendo" dei Righeira.
Oggi la musica corre febbrilmente sul web: se penso ai vecchi dischi in vinile, comparati ai file che rimbalzano attraverso la Rete e finiscono sui telefoni dei nostri figli (altro che il mangiadischi!), sembrano passati secoli.
E io mi adeguo "scaricando" (legalmente, ovvio).

Abruzzo

Una strada dell'Aquila dopo il terremotoI nodi vengono al pettine e dirlo in questo caso non ha nulla di consolatorio. La gestione dell'emergenza è stata sicuramente straordinaria e l'Abruzzo ha avuto il vantaggio, sin da subito, di trovarsi a due passi da Roma e la Protezione Civile ha scelto, in seguito, una strada giusta con quelle casette prefabbricate che, con grande tempismo, hanno tolto dalle tende una larghissima maggioranza dei terremotati. Si sarebbe - spiace rimarcarlo - potuta evitare la costosa parata del "G8", che ora suona quasi come una beffa.
Infatti la mancanza di fondi sta ora bloccando la "vera" ricostruzione specie su L'Aquila, dove i lavori procedono al rallentatore. Per questo circolano via Internet appelli accorati affinché sul destino di quella meravigliosa città di montagna e su molti altri centri abitati distrutti non cada l'oblio e soprattutto una sorta di "censura" sui veri problemi da affrontare.
Come sempre avviene, siamo nella fase dello scambio di accuse e nello "scaricabarile" delle responsabilità. Purtroppo la ricostruzione è un fatto complesso e articolato, che durerà molti anni, ma che prevede continuità nei finanziamenti e chiarezza di idee.

Essere fieri della nostra storia

La scalinata interna nel castello di Fénis"Le col du Petit Saint-Bernard vit passer Hannibal et ses éléphants. Ponce Pilate, sur le chemin de son exil en Gaule, fit halte dans une maison de Nus. Saint-Pierre prêcha aux Portes prétoriennes d'Aoste, tandis que la mâchoire de Saint Jean-Baptiste est conservée à la cathédrale. A Gressan, une proéminence du terrain recèle le petit doigt de Gargantua, enterré là".
Inizia così, giocando sul leggendario, un articolo molto vivace di Roberto Copello de "I Meridiani" sul mensile viaggi di "Le Monde", dedicato ai castelli valdostani sotto il titolo "Val d'Aoste, cent châteaux pour mille légendes".
E' interessante perché mostra quella ricchezza del nostro patrimonio cui noi stessi siamo talvolta siamo indifferenti e invece lo spessore della nostra storia dovrebbe confortarci anche nel quotidiano e infonderci la giusta fiducia, essendo nel flusso di una storia millenaria.
Bello il passaggio in cui il giornalista scrive: "Au Val d'Aoste, l'histoire se confond avec la légende, le mythe avec la réalité. Dans cette région où le paysage est toujours ponctué d'une tour, d'une muraille fortifiée ou d'un rempart crénelé, le mystère règne. Une terre aux cent châteaux et aux mille légendes, dont on ne sait s'il faut les tenir pour vraies ou si elles sont le fruit de l'imagination débridée des habitants de la vallée.
Partout, ce ne sont que d'astucieux montagnards et d'habiles bergères qui se moquent des diables, amadouent les fantômes, triomphent des dragons, découvrent des trésors et esquivent fées et lutins"
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Marchionne e il suo braccio di ferro

Sergio MarchionneNon conosco Sergio Marchionne, il manager alla guida della "Fiat". Mi hanno raccontato che ogni tanto passa, per raggiungere la Svizzera dove abita, con la sua rombante "Ferrari" attraverso il traforo del Gran San Bernardo e, di recente, il salvataggio della "Meridian" di Verrès si deve certamente alla sua mano, visto che la società che produce componentistica in magnesio era originariamente canadese e il Canada è il Paese dove Marchionne si è formato.
Certo la vicenda di Pomigliano d'Arco è significativa del suo carattere decisionista. Sono convinto che, dopo il referendum con il "sì" non troppo ampio per la chiusura dell'accordo sindacale, è lui ad avere scelto subito di lasciare la produzione della "Panda" in Polonia e questo non è molto bello per lo stabilimento napoletano.
Il suo braccio di ferro con i "duri" della "Fiom" temo finisca qui e la "sconfitta-vittoria" - sarà il tempo a farci capire bene le vicende odierne - di un certo massimalismo, non apprezzando che cosa significhi oggi la competizione internazionale e persino fra Paesi europei come in questo caso, resterà nella storia dei rapporti sindacali.

Peccato, ma possiamo sorriderne...

Fabio Cannnavaro durante la partita contro la SlovacchiaUna leggina per far passare comunque il turno all'Italia ai Mondiali è stata approvata poco fa su proposta di Silvio Berlusconi per rilanciare l'immagine dell'Italia nel mondo, dopo la triste sconfitta di oggi con la Slovacchia.
«Questi ex comunisti - ha commentato Berlusconi - ci hanno proditoriamente sconfitti, supportati dal suono delle vuvuzela  e ormai ne va del nostro onore da difendere con l'uso del diritto. Ciò per contrastare il rischio di fa venir meno l'ottimismo di cui abbiamo bisogno e per questo abbiamo affrontato il tema al Consiglio dei Ministri».
E' stato lo stesso premier ad incaricare il suo vice, Gianni Letta, di sondare il Quirinale sul parere in merito del Presidente Giorgio Napolitano, che a sua volta - non pregiudizialmente contrario - ha chiesto di sentire le opposizioni.
Pierluigi Bersani, ma anche Antonio Di Pietro e Pier Ferdinando Casini, hanno convenuto sulla necessità bipartisan di reagire all'attacco alla dignità nazionale.
Il provvedimento è composto da un solo articolo ed è stato approvato poco fa dal Consiglio dei Ministri, già riunito per vedere la partita. Marcello Lippi, per evitare processi sommari sui giornali, è stato nominato Ministro e di conseguenza godrà del "legittimo impedimento".

Contro le speciali

Ugo Cappellacci, governatore della SardegnaMi fa piacere che il Consiglio Valle si sia espresso all'unanimità con un documento critico sull'impatto della manovra finanziaria sulla nostra Regione. Avere il consenso unanime è stato un esercizio di equilibrismo nella scrittura del documento e sono contento di aver contribuito al risultato.
Fuori d'equilibrismo, però, dovrebber apparire chiara la posta in gioco: lo Stato "scarica" sul sistema di democrazia locale la grande maggioranza della manovra; nel mirino - anche con le improvvide dichiarazioni del Ministro dell'Economia Giulio Tremonti - ci sono le autonomie speciali, come rimarcato oggi sui giornali da un Presidente del centrodestra come il sardo Ugo Cappellacci con cui ho molto familiarizzato al "Comitato delle Regioni".
Senza tanti giri di parole o grandi distinguo, Cappellacci segnala come dietro la manovra e ancor peggio dietro il sedicente federalismo fiscale ci sia la voglia, neppur troppo celata, di spingere le autonomie speciali verso il basso e meno risorse significa alla fine meno autonomia.
Ho passato i migliori anni della mia vita a difendere l'autonomia speciale e questo degrado attuale mi indigna e mi preoccupa e la Valle dovrà fa sentire forte e chiara la sua voce.

Un buon giardiniere

Il senso identitario, che è una delle caratteristiche della valdostanità in quanto ne riassume gli elementi di originalità, non è un un insieme di valori dati una volta per tutte e neppure una semplice professione di fede o un'espressione meramente ideologica.
E' semmai come un orto o un giardino che va coltivato quotidianamente e ciò vuol dire organizzarne gli spazi, scegliere le colture e accudirle, rispettare i tempi e combattere contro i diversi tipi di aggressione che ne minacciano l'equilibrio e l'esistenza.

Un anno per Annecy

Uno scorcio di AnnecyEntra nel vivo la candidatura dell'Alta Savoia per le Olimpiadi invernali del 2018 con la città di Annecy, che aveva sconfitto Grenoble per la corsa alla candidatura francese.
«L'État vous soutient totalement dans la démarche que vous avez entreprise», così si è espresso ieri il Primo Ministro François Fillon, che ha ricevuto a Parigi gli eletti locali.
Le due località in competizione, selezionate dal "Cio", fanno tremare i polsi e dubitare sulle chances reali dei nostri vicini: anzitutto Monaco di Baviera in Germania e poi Pyeongchang in Corea del Sud, già candidata due volte ai Giochi.
Saranno i delegati "Cio" a designare la sede dei Giochi del 2018 nel meeting in programma a Durban, in Sudafrica, nel luglio del 2011 e dunque il conto alla rovescia sarà rapidissimo.
Nel dossier olimpico due le zone: Annecy stessa con la zona montuosa degli Aravis e Chamonix ed il Monte Bianco. Sarebbero perciò Olimpiadi davvero a due passi dalla Valle d'Aosta anche se non mi risulta che il Comitato organizzatore si sia fatto vivo con i valdostani, che non è un gran segno nella logica della cooperazione transfrontaliera.

Un Ministero e i suoi animali...

Michela Vittoria BrambillaIl Ministro Michela Brambilla, rossa flamboyante ma dal colorito anemico, cui è stato affidato il risorto Ministero del Turismo (peccato che la materia sia di piena competenza regionale per dettato costituzionale) ha lanciato la campagna "animal friendly" con tanto di spot televisivo, perché i nostri "piccoli amici" possano essere accolti nelle strutture turistiche.
In un anno che si preannuncia durissimo in termini di presenze per il turismo in Italia e per gli italiani che rinunciano alle vacanze, la nobile e politicamente corretta campagna sugli animali appare quasi grottesca e lunare.
Per capire la differenza leggetevi questa notizia dalla Svizzera: "Le tourisme suisse a perdu du terrain dernièrement. Raison pour laquelle le Conseil fédéral a adopté une stratégie de croissance avec les acteurs de la branche. 
Le tourisme manque de fraîcheur, a relevé vendredi la présidente de la Confédération Doris Leuthard devant les médias. En 1950, la Suisse figurait parmi les cinq destinations touristiques les plus courues au monde. Malgré un fort potentiel, elle se situe aujourd'hui au 27e rang.
Et la branche, vulnérable aux variations de taux de change, va sans doute pâtir du renforcement du franc suite aux tensions actuelles en zone euro.
Les services de la ministre de l'économie, en collaboration avec les représentants de la branche, Hotelleriesuisse, GastroSuisse, la Fédération suisse du tourisme, ainsi que l'Union des transports publics ont élaboré une cure revitalisante"
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Da noi si fa un Ministero...

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